CALENDARIO D'ORO

In occasione dell'anniversario dei cento dieci anni dalla stampa dell'ultimo Calendario d'Oro (1903-2013), edito dall'Istituto Araldico Italiano dal 1889 al 1903, torna in libreria quest'elegante pubblicazione annuale, grandemente di moda nei salotti della nobiltà Italiana del diciannovesimo secolo, assieme all’Annuario della Nobiltà Italiana. Il Calendario d'Oro infatti vide la luce nel 1889 e continuò ad esistere fino al 1903, alla morte del direttore cav. Domenico Contigliozzi. Come l’edizione del 1903, anche l’edizione del 2014 è divisa nelle stesse sezioni, oltre l'utile calendario con giorni, mesi, e festività, vi compare infatti la "Cronaca d'Oro" dove sono riportati, in ordine alfabetico, cenni storici e biografici sulle famiglie nobili, lo stemma gentilizio ed in alcuni casi anche fotografie, matrimoni e nascite degli appartenenti alle casate. E’ presente inoltre uno stemmario illustrato, nonché altre illustrazioni araldiche e interessanti dissertazioni genealogiche e nobiliari. E' inoltre riportato lo stato aggiornato della Real Casa d'Italia, della Santa Sede Apostolica e del Corpo Diplomatico Italiano. Come la vecchia serie, una parte è dedicata poi ai Palazzi, castelli, e Ville della Nobiltà Italiana. Vi è poi, una parte dedicata a notizie utili quali i circoli italiani, lo sport, e un albo raccomandato di scelti professionisti. Un opera diversa dagli altri repertori nobiliari dell'epoca, che questa serie aggiornata, per veste grafica e tipografica, riprende con grande fedeltà. Il lettore noterà che anche la nuova serie è realizzata con grande cura ed attenzione ai dettagli, all'insegna della fedele continuazione delle edizioni passate. La pubblicazione infatti prosegue con l'edizione XV, dato che infatti l'ultima edizione della vecchia serie, fu l'edizione XIV nel 1903. Il volume, come la vecchia edizione è edito con lo stesso garbo ed eleganza tipografica, quale si addice ad un argomento così elevato.
Il Calendario d'Oro riporta quindi le stesse sezioni delle storiche edizioni, vi sono inoltre trascritte le nuove norme e regolamenti tassativi in materia araldica, emanati dalla Consulta Araldica del Regno d'Italia dopo il 1903. Come la vecchia serie, anche la nuova serie aggiornata, e riporta dissertazioni nobiliari, cenni storici su illustri famiglie italiane, nonché il blasonario, che occupa la seconda parte del libro.
Come nella vecchia serie, anche nell'edizione corrente è segnato in seguito l'onomastico, il genetliaco delle persone più in vista della nazione; i defunti, che ridono oggi delle miserie dello spirito umano, hanno la loro pagina di pietoso compianto. Riguardo il criterio delle famiglie nobili italiane, è necessario chiarire che l'opera riporta i dati di tutte le famiglie Italiane che ebbero l'iscrizione, e quindi il riconoscimento ufficiale nobiliare con provvedimenti di grazia e giustizia da parte del Re d'Italia; ogni famiglia compare infatti all'interno con lo stemma e brevi indicazioni genealogiche, nonché una tavola extra (a pagamento), nella parte figurata dell’opera. L'opera riunisce inoltre in un unico censimento anche i casati compresi nei successivi Elenchi Ufficiali Nobiliari del 1921 e 1933, integrati da tutti i provvedimenti nobiliari del supplemento del 1934 e 1936, nonché i provvedimenti di Grazia di S.A.R. Umberto II di Savoia emessi dopo il 1946, fino al 18 marzo 1983, data della sua morte. Essendo un repertorio rivolto anche al presente e futuro, a queste norme si è deciso di aggiungere, (sempre nel pieno rispetto del principio relativo alla Regia prerogativa in materia nobiliare), anche le famiglie Italiane la cui nobiltà sia stata riconosciuta ufficialmente, con formale provvedimento del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, riconosciuto dalla monarchia Spagnola. Come detto, la pubblicazione (unica nel suo genere), è infine arricchita nella parte quinta da inedite e gradevoli tavole figurate, con vedute di palazzi, castelli, ville, dipinti, ritratti, monumenti, e stemmi. Per queste sue peculiarità, rilevare in esclusiva tutti i diritti editoriali della pubblicazione, presso il pubblico registro per la tutela del diritto d'autore, è stata quindi una scelta necessaria al fine di non perdere un patrimonio culturale -sociale così significativo e importante.

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Comparazione tra l'edizione storica e quella attuale.

 

 

 

 

 

L'edizione del 2014.