PATENTI NOBILIARI
Negli stati monarchici, le Patenti Nobiliari, o Lettere patenti sono provvedimenti aventi forza di legge emanati da un sovrano senza l'approvazione di nessun Consiglio. Esse corrispondono a decreti emanati dal governo, ma non necessitano di una conversione in legge ed entrano immediatamente in vigore. Possono anche sancire provvedimenti amministrativi e in questo caso hanno valore di ordinanza.
Il termine patenti si riferisce alla validità erga omnes dei provvedimenti, in contrapposizione alle lettere chiuse (litterae clausae) che avevano natura privata.
In Italia, le lettere patenti furono utilizzate anche come documento, concesso dal sovrano, per attestare o conferire la nobiltà di una persona. Il sovrano era generalmente insindacabile nell'esercizio di questa sua prerogativa. Esempi particolari sono le lettere patenti di "nobiltà generosa" diffuse nella Sardegna aragonese, come i Titoli di rango e nobilitazione, particolari per il valore certificatorio della nobiltà generosa e per conferire, al contempo, la nobiltà ereditaria; presso la Santa Sede, ciò avvenne per mezzo dei conferimenti del Cavalierato della Milizia Aurata (Speron d'Oro), ad vitam-ad personam, ma perpetuo nella nobiltà (fino alle modifiche giuridiche di Gregorio XVI nel 1841) e poi con il Cavalierato di Gran Croce dell'Ordine Piano (dalla Fondazione di Pio IX alle modifiche di Pio XII).
L'U.N.I. è l'unico ente, nobiliare, culturale, assistenziale, Italiano, che rilascia unicamente agli aventi diritto, una fedele copia autenticata della Patente di Nobiltà ufficiale, ai sensi del Regio Decreto 651 del 7 giugno 1943 dell'ultimo statuto fondamentale del Regno d'Italia, certificata dal Ministero Italiano per i Beni e Attività Culturali (MIBAC). La copia autenticata è utile a quelle famiglie, che avendo perduto la versione ufficiale rilasciata a suo tempo dalla Regia Consulta Araldica del Regno d'Italia, desiderano quantomeno avere una fedele replica certificata. La Patente di Nobiltà certificata dall'U.N.I. come nella versione ufficiale, si presenta quindi in formato A4 elegantemente rilegata con copertina in pelle azzurro-Savoia, ove sul piatto frontale appare il bellissimo stemma in oro, biombato a secco con clichet, raffigurante il piccolo stemma del Regno d'Italia. All'interno su fogli avoriati, è riportata con gli stessi caratteri di manostrittura, la concessione o rinnovazione del titolo, un breve cenno storico, lo stemma a colori, la blasonatura, nonchè la data originale di riconoscimento del sovrano. Inoltre al fine di conservare una memoria storica delle Patenti Nobiliari certificate dall'U.N.I., la segreteria provvede d'ufficio a depositarne una copia presso la Biblioteca Nazionale di Roma. Le Patenti Nobiliari certificate dall'U.N.I. costituiscono dunque una formale testimonianza di nobiltà, poiché infatti trascrivono la data, e il titolo, di un formale provvedimento nobilitante del Regno d'Italia, di S.M. Umberto II di Savoia (ultimo re d'Italia), o in ultimo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, (ordine cavalleresco nobiliare, i cui provvedimenti nobiliari, sono tutt'oggi avallati dal Regno di Spagna), come prova la pag. http://www.uninob.it/index.php/nobilta-ufficiale
Nella foto due autentiche patenti nobiliari, rilasciate
dalla Regia Consulta Araldica del Regno d'Italia
Le Patenti di Nobiltà certificate dall'U.N.I. sono realizzate su autentica pergamena.
Detta anche cartapecora o carta pecudina, la Pergamena è una pelle di animale non conciata e composta di collagene, utilizzata come supporto scrittorio fino al XIV secolo, quando venne gradatamente soppiantata dalla carta di canapa o d'altre fibre tessili. Presenta una struttura coriacea ed elastica, per cui il degrado non avviene frequentemente.La pergamena può essere prodotta con pelli di pecora, di capra o di vitello opportunamente depilate e fatte asciugare sotto tensione. La pergamena (membrana o vellum in latino) prende nome dalla città di Pergamo (nell'Asia minore) dove, secondo la tradizione riferita da Plinio il Vecchio, sarebbe stata utilizzata attorno al II secolo a.C., in sostituzione del papiro. Pergamo aveva una grande biblioteca che rivaleggiava con la famosa biblioteca di Alessandria. Quando l’Egitto smise di esportare il papiro, a causa della concorrenza culturale fra il sovrano egiziano Tolomeo V Epifane (204-180 a.C.) ed il re di Pergamo Eumene II (196-158 a.C.), Pergamo reagì ricavando la pergamena dalla lavorazione delle pelli.
In foto un attuale Patente Nobiliare, realizzata su copertina in pelle blu, con stemma del regno d'Italia, punzonato su clichè a rilievo in oro.
L'U.N.I. certifica le Patenti Nobiliari solo a intestatari di formali, provvedimenti, nobilitanti, da parte del Regno d'Italia, di S.M. Umberto II di Savoia, o da parte dell'Ufficio Araldico di Madrid, relativamente all'ingresso nella classe nobile (Jure Sanguinis) del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Gran Magistero dell'Infante di Spagna, don Carlos Borbone due Sicilie, cugino di primo grado di Juan Carlos, Re di Spagna dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014.
Tutte le Patenti di Nobiltà, certificate con prove dall'U.N.I. sono custodite presso la Biblioteca Nazionale di Roma, viale Castro Pretorio, 105, 00185 Roma.
Tel. 06- 49891. http://www.bncrm.librari.beniculturali.it/ Al fine di evitare plagi, l'U.N.I. ha provveduto a depositare le Patenti di Nobiltà, anche presso l'ufficio pubblico generale delle opere protette dalla legge sul diritto d’autore (art. 103 L. 633/1941), acquisendo quindi tutti i diritti editoriali in esclusiva. Come si evince dal Confronto le Patenti Nobiliari U.N.I. sono realizzate su replica grafica delle Patenti Nobiliari del primo regno d'Italia (1871-1921).
Nella foto una pagina della Patente di Nobiltà, certificata dall'U.N.I. agli intestatari di formali, provvedimenti, nobilitanti, da parte del Regno d'Italia, di S.M. Umberto II di Savoia, o da parte dell'Ufficio Araldico di Madrid, relativamente all'ingresso nella classe nobile (Jure Sanguinis) del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Gran Magistero dell'Infante di Spagna, don Carlos Borbone due Sicilie, cugino di primo grado di Juan Carlos, Re di Spagna dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014. Tutte le Patenti di Nobiltà, certificate con prove dall'U.N.I. sono custodite presso la Biblioteca Nazionale di Roma, viale Castro Pretorio, 105, 00185 Roma. Tel. 06- 49891. http://www.bncrm.librari.beniculturali.it/ Al fine di evitare plagi, l'U.N.I. ha provveduto a depositare le Patenti di Nobiltà, anche presso l'ufficio pubblico generale delle opere protette dalla legge sul diritto d’autore (art. 103 L. 633/1941), acquisendo quindi tutti i diritti editoriali in esclusiva.
Nella foto una pagina della Patente di Nobiltà, certificata dall'U.N.I. certificata agli intestatari di formali, provvedimenti, nobilitanti, da parte del Regno d'Italia, di S.M. Umberto II di Savoia, o da parte dell'Ufficio Araldico di Madrid, relativamente all'ingresso nella classe nobile (Jure Sanguinis) del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Gran Magistero dell'Infante di Spagna, don Carlos Borbone due Sicilie, cugino di primo grado di Juan Carlos, Re di Spagna dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014. Tutte le Patenti di Nobiltà, certificate con prove dall'U.N.I. sono custodite presso la Biblioteca Nazionale di Roma, viale Castro Pretorio, 105, 00185 Roma. Tel. 06- 49891. http://www.bncrm.librari.beniculturali.it/
Al fine di evitare plagi, l'U.N.I. ha provveduto a depositare le Patenti di Nobiltà, anche presso l'ufficio pubblico generale delle opere protette dalla legge sul diritto d’autore (art. 103 L. 633/1941), acquisendo quindi tutti i diritti editoriali in esclusiva.
Nella foto una pagina della Patente di Nobiltà, certificata dall'U.N.I. agli intestatari di formali, provvedimenti, nobilitanti, da parte del Regno d'Italia, di S.M. Umberto II di Savoia, o da parte dell'Ufficio Araldico di Madrid, relativamente all'ingresso nella classe nobile (Jure Sanguinis) del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Gran Magistero dell'Infante di Spagna, don Carlos Borbone due Sicilie, cugino di primo grado di Juan Carlos, Re di Spagana dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014. Tutte le Patenti di Nobiltà, certificate con prove dall'U.N.I. sono custodite presso la Biblioteca Nazionale di Roma, viale Castro Pretorio, 105, 00185 Roma. Tel. 06- 49891. http://www.bncrm.librari.beniculturali.it/ Al fine di evitare plagi, l'U.N.I. ha provveduto a depositare le Patenti di Nobiltà, anche presso l'ufficio pubblico generale delle opere protette dalla legge sul diritto d’autore (art. 103 L. 633/1941), acquisendo quindi tutti i diritti editoriali in esclusiva.
Nella foto una pagina della Patente di Nobiltà, certificata dall'U.N.I. certificata agli intestatari di formali, provvedimenti, nobilitanti, da parte del Regno d'Italia, di S.M. Umberto II di Savoia, o da parte dell'Ufficio Araldico di Madrid, relativamente all'ingresso nella classe nobile (Jure Sanguinis) del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Gran Magistero dell'Infante di Spagna, don Carlos Borbone due Sicilie, cugino di primo grado di Juan Carlos, Re di Spagna dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014. Tutte le Patenti di Nobiltà, certificate con prove dall'U.N.I. sono custodite presso la Biblioteca Nazionale di Roma, viale Castro Pretorio, 105, 00185 Roma. Tel. 06- 49891. http://www.bncrm.librari.beniculturali.it/
Al fine di evitare plagi, l'U.N.I. ha provveduto a depositare le Patenti di Nobiltà, anche presso l'ufficio pubblico generale delle opere protette dalla legge sul diritto d’autore (art. 103 L. 633/1941), acquisendo quindi tutti i diritti editoriali in esclusiva. Una copia viene poi donata alla Biblioteca Nazionale di Roma, al fine di custodirne la memoria storica.
Particolare del piatto della Patente di Nobiltà